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logo libro Coautore del libro uscito per i tipi della Selecta medica di Pavia è il dottor Vincenzo Cordiano che ha curato il capitolo 6 "Ematologia Clinica e di Laboratorio"

Le gammapatie monoclonali o MGUS

Le gammapatie monoclonali sono un gruppo di malattie caratterizzate da una eccessiva produzione di immunoglobuline da parte delle plasmacellule del midollo emopoietico.

Il termine di gammapatia si riferisce al fatto che le immunoglobuline sono evidenziate per la maggior parte nella regione gamma dell'elettroforesi proteica, che in questi casi presenterà il cosiddetto "picco", conseguenza dell'eccesso di immunoglobuline. Il termine monoclonale indica che queste proteine sono prodotte tutte da un solo clone di plasmacellule e sono uguali fra di loro, a differenza delle normali immunoglobuline che sono policlonali. Le principali gammapatie monoclonali sono:

  • la gammapatia monoclonale di incerto significato
  • il mieloma multiplo e sue varianti
  • la macroglobulinemia di Waldenström
  • le malattie delle catene pesanti
  • l'amiloidosi
  • la malattia da deposito delle catene leggere.
  • il mieloma micromolecolare (che produce solo catene leggere)
  • il mieloma non secernente (che non produce immunoglobuline)
  • il plasmocitoma solitario
  • la leucemia plasmacellulare.

Qual è la causa delle gammapatie monoclonali ?

La causa delle gammapatie monoclonali è sconosciuta. Alcune di esse sono delle vere e proprie neoplasie dei linfociti B, le cellule da cui originano le plasmacellule. Nella maggioranza dei casi tuttavia non si riesce ad identificare la causa o ad evidenziare l'esistenza di una neoplasia, almeno al momento della diagnosi.
Le gammapatie monoclonali sono molto frequenti nella popolazione e la loro incidenza aumenta con l'aumentare dell'età: sono infatti praticamente sconosciute prima dei 30 anni, per cui è probabile che molte di esse siano la conseguenza del normale processo di invecchiamento del sistema immunitario.
Molte persone non hanno sintomi imputabili ad una gammapatia monoclonale ma hanno una o più malattie croniche associate: diabete, allergie, infezioni croniche, neoplasie di altri organi ecc. le quali, probabilmente, provocano una stimolazione cronica dei linfociti B che può sfociare, con il passare del tempo, nell'emergenza di un clone di plasmacellule molto numeroso che producono tutte la stessa immunoglobulina.
In molti di questi casi, la gammapatia monoclonale potrebbe rappresentare il risultato di una intensa risposta del sistema immunitario a qualche antigene in genere sconosciuto, come dimostrato dal fatto che, a volte, dopo la guarigione dalla malattia associata, si può assistere alla scomparsa della gammapatia monoclonale per eliminazione della stimolazione cronica sul sistema immunitario.

Cos'è la gammapatia monoclonale di incerto significato?

La gammapatia monoclonale di incerto significato è la più frequente delle gammapatie monoclonali. Viene chiamata anche gammapatia monoclonale "benigna", gammapatia monoclonale di accompagnamento o con termine inglese MGUS (Monoclonal Gammopathy of Undetermined Significance). ÈE, classificata come significato incerto perché, dopo aver eseguito tutti gli esami di cui diremo in seguito, è stato escluso che si tratta di una neoplasia dei linfociti B da un lato, ma, dall'altro, non è possibile escludere con certezza assoluta che sia una fase molto precoce di uno di questi tumori, diagnosticata in un momento in cui mancano completamente i sintomi clinici.
La gammapatia monoclonale viene infatti scoperta sempre più frequentemente per caso, in seguito all'esecuzione dell'elettroforesi proteica per altri motivi (per esempio prima di eseguire una esame radiografico con mezzo di contrasto).

Come viene fatta la diagnosi di gammapatia monoclonale?

La diagnosi di gammapatia monoclonale è sempre una diagnosi di esclusione effettuata dopo un'attenta valutazione delle condizioni cliniche del paziente, della sua storia e del risultato degli esami.
Poiché non esistono criteri di assoluta certezza per stabilire la benignità della condizione, è necessario eseguire tutta una batteria di esami per valutare anche la possibile presenza di complicanze dovute all'accumulo delle plasmacellule nel midollo osseo e della proteina monoclonale nel sangue o in altri organi.
Per questo motivo sono in genere necessari:

  • biopsia e/o l'agoaspirato osteomidollare (per valutare il numero delle plasmacellule nel midollo
  • esame emocromocitometrico completo (per valutare l'esistenza di una eventuale anemia e/o leucopenia e/o piastirnopenia)
  • radiografia dello scheletro (per escludere la presenza di lesioni ossee causate da un eccesso di plasmacellule)
  • calcemia (può essere aumentata a causa di sostanze prodotte dalle plasmacellule)
  • funzionalità renale con esame urine, creatinina, azotemia, proteinuria delle 24 ore (può essere alterata a causa del deposito delle proteine monoclonali nel rene,dell'ipercalcemia ecc.)
  • Proteinemia totale ed elettroforesi delle proteine , dosaggio delle immunoglobuline, immunofissazione (servono per stabilire la quantità di proteine monoclonali ed il tipo)
  • Proteinuria di Bence Jones, per ricercare l'eventuale presenza delle proteine anomale, VES, LDH, proteina C reattiva, beta2 microglobulina

Raramente potranno essere richiesti altri esami del sangue e/o radiologici (per esempio ecografie, TAC, risonanza magnetica nucleare) per essere sicuri di escludere l'esistenza di altre malattie che possono accompagnarsi alla presenza del picco monoclonale. Completati gli acertamenti diagnostici, il medico stabilirà la diagnosi. Saremo in presenza di una gammapatia monoclonale di incerto significato se sono soddisfatte queste condizioni:

  • Assenza di sintomi imputabili alla gammapatia monoclonale
  • Assenza di lesioni ossee
  • Assenza di anomalie dell'esame emocromocitometrico
  • Assenza di altre malattie neoplastiche dei linfociti B
  • Calcemia e funzione renale nella norma
  • Immunoglobuline <35 grammi/litro (se la gammapatia monoclonale è di tipo IgG) o < 20 grammi/litro ( se la gammapatia è di tipo IgA)
  • Proteinuria di Bence Jones < 1 grammo/24 ore
  • Plasmacellule midollari <10%
  • Stabilità della condizione nel tempo

Quest'ultimo punto è molto importante, poiché solo il decorso nel tempo consentirà di stabilire se si tratta realmente di una condizione benigna.

Qual è la terapia della gammapatia monoclonale di incerto significato?

La gammapatia monoclonale di incerto significato non necessita di alcuna terapia specifica. Se questa anomalia si accompagna a qualche altra malattia, è probabile che riceverete un trattamento diretto alla cura della malattia associata che,comunque, in genere, non ha alcun effetto sulla gammapatia monoclonale.

Perché è necessario sottoporsi a visite ed esami periodici (cosiddetto follow-up) dopo una diagnosi di gammapatia monoclonale di incerto significato?

Abbiamo già detto che in una minoranza dei casi la gammapatia monoclonale di incerto significato rappresenta una diagnosi precoce di una neoplasia dei linfociti B. Questa può comparire anche dopo 30 anni o mai. È quindi necessario sottoporsi a visite ed esami periodicamente per poter diagnosticare precocemente l'eventuale evoluzione verso una forma più grave o l'insorgenza di eventuale complicanze.
Ricordate che le possibilità di cura (e quindi di guarigione definitiva) di tutte le malattie, soprattutto di quelle neoplastiche, aumentano considerevolmente se è possibile diagnosticarle quando ancora la massa tumorale è piccola e non ha prodotto conseguenze devastanti.
Poiché è impossibile prevedere al momento della diagnosi l'eventuale evoluzione di una gammapatia monoclonale di incerto significato, è necessario eseguire gli accertamenti periodici dapprima ad intervalli frequenti, orientativamente ogni 3-6 mesi.
Dopo qualche anno, se la gammapatia monoclonale rimane stabile ed in assenza di sintomi, i controlli potranno essere diradati, ad esempio ogni anno. La frequenza del follow-up deve essere però stabilita dal medico e può essere diversa da caso a caso. (Altre informazioni utili possono essere reperite consultando la pagina sul mieloma multiplo)


ULTIMO AGGIORNAMENTO: sabato 29 maggio 2004

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