Si definisce neutropenia un numero assoluto di granulociti neutrofili inferiore a 1500/microlitro.
Come spiegato nella pagina sull'emocromo, è importante non tanto la percentuale di neutrofili ma il loro numero assoluto. Questa definizione di neutropenia è applicabile per tutte le età ed i gruppi etnici le eccetto per i neonati che hanno normalmente un numero di neutrofili elevato nei primi giorni di vita e per alcune popolazioni di pelle nera e di origine ebraica che normalmente hanno una conta leucocitaria e neutrofila inferiore a quella di altri gruppi etnici.
Leucopenia e granulocitopenia sono generalmente utilizzati come sinonimi di neutropenia, sebbene ci sia qualche differenza.
La neutropenia è spesso classificata come lieve, moderata oppure grave, in base al livello di neutrofili. Una neutropenia lieve corrisponde ad una conta assoluta di neutrofili fra 1500 e 1000/microlitro;una neutropenia moderata è quella fra 500 e 1000/microlitro, mentre la neutropenia è definita grave o severa quando i neutrofili sono meno di 500 per microlitro. Il rischio di infezione aumenta in particolare quando i neutrofili sono al di sotto di 1000/microlitro di sangue.
In casi gravi (neutrofili meno di 200/microlitro) si parla di agranulocitosi, condizione che può essere mortale.
La neutropenia può risultare da quattro meccanismi di base: diminuita produzione, granulocitopoiesipoiesi inefficace, adesione dei polimorfonucleati circolanti all'endotelio vascolare o aumentata migrazione nei tessuti, aumentata distruzione periferica.
Spesso più di uno di questi meccanismi sono presenti nello stesso soggetto. La loro identificazione richiede spesso esami di laboratorio sofisticati disponibili a volte solo in laboratori di ricerca.
Vi sono molte cause acquisite di neutropenia: le infezioni, i farmaci e le malattie autoimmunitarie sono le cause più frequenti.
“ La neutropenia spesso è una condizione benigna, asintomatica che non richiede terapia alcuna. La terapia è indicata solo in caso di infezioni ricorrenti e/o gravi „Numerosi batteri, virus, parassiti e rickettsie sono responsabili di neutropenia. Nella maggioranza dei casi, particolarmente in seguito ad infezione virale, la neutropenia è di breve durata e si risolve spontaneamente.
Meno frequenti sono le neutropenie autoimmuni, nelle quali entrano in gioco anticorpi antineutrofili che distruggono i granulociti neutrofili. Questi autoanticorpi possono essere presenti da soli o far parte di sindromi più complesse come lupus eritematoso sistemico (LES), leucemia dei grandi linfociti granulati, artrite reumatoide, sindrome di Felty (associazione di splenomegalia, neutropenia, artrite reumatoide) ecc.
ULTIMO AGGIORNAMENTO: giovedì 16 settembre 2004
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