Lolita (1952)

                          Lolita


Production Company Seven Arts/Anya/Transworld
Producer James B. Harris
Director Stanley Kubrick
Screenplay Vladimir Nabakov, based on his novel
Photography Oswald Morris
Editor Anthony Harvey
Art Director William Andrews
Set Design Andrew Low
Music Nelson Riddle
Lolita's Theme Bob Harris
Sound H. L. Bird, Len Shilton
Assitant Directors Roy Millichip, John Danischewsky
Cast: James Mason (Humbert Humbert), Sue Lyon (Lolita Haze), ShelleyWinters (Charlotte Haze), Peter Sellers (Clare Quilty), Diana Decker(Jean Farlow), Jerry Stovin (John Farlow), Suzanne Gibbs (Mona Farlow),Gary Cockrell (Dick Schiller), Marianne Stone (Vivian Darkbloom), CecLinder (Physician), Lois Maxwell (Nurse Mary Lord), William Greene (Mr.Swine), C. Denier Warren (Mr. Potts), Isobel Lucas (Louise), MaxineHolden (Hospital Receptionist), James Dyrenforth (Mr. Beale), RobertaShore (Lorna), Eric Lane (Roy), Shirley Douglas (Mr. Starch), RolandBrand (Bill), Colin Maitland (Charlie Holmes), Irvin Allen (HospitalAttendant), Marion Mathie (Miss Lebone), Craig Sams (Rex), John Harrison(Tom)
Running Time: 153 Minutes
Distributor: Metro-Goldwyn-Mayer, Films Incorporated/1
6cipali protagonisti di "Lolita" sono appunto Dolores (Lo

L'intero film si può considerare come una metafora del rapporto che vi è tra il testo letterario e la trasposizione filmica, ovvero il contrasto fra lo scrittore ed il regista.
Si può infatti vedere il personaggio di Lolita come l'omonimo romanzo di Vladimir Nabokov, Quilty come Kubrick e Humbert come lo stesso scrittore Nabokov. I due personaggi maschili lottano per avere la ragazza solo per loro, ma entrambi la perderanno.

Humbert cerca di educarla insegnandogli la poesia e la letteratura, ma viene traviata da Quilty che la fa partecipare da protagonista alla sua rappresentazione teatrale, dove interpreta non a caso il ruolo di una ninfetta. Lo sceneggiatore (ed anche regista) vorrebbe fare con lei certi "film artistici", come rivela nel finale Lolita ad Humbert, ma successivamente ad un suo rifiuto la caccerà via dal suo maniero.

Già prima Lolita era frutto di attenzione da parte dei suoi coetanei, probabilmente i lettori che acquistavano il libro prettamente incuriositi dagli scabrosi contenuti.

Kubrick-Quilty fungono da una pluralità di soggetti: il poliziotto che incontrano all'albergo è il controllo fatto dal regista per ottenere il visto dalla censura così come lo psicologo scolastico si può vedere come l'interpretazione del testo al fine della sua rappresentazione.

Nell'inizio-finale del film, l'ebbro Quilty, resosi conto delle cattive intenzioni di Humbert, cerca di prendere tempo, di distrarlo strimpellando al pianoforte la "Polonaze" di Chopin (asserendo di averla composta lui) chiedendo al furioso Humbert di aiutarlo, magari nel scrivere le parole così da dividerne i diritti. Seguendo l'interpretazione prima introdotta sarebbe come se Kubrick chiedesse a Nabokov di scrivere la sceneggiatura del suo libro (cosa che in realtà ha poi accettato di fare, successivamente ad un primo rifiuto), rivendicando quasi la paternità di Lolita, della sua versione cinematografica.

Correndo a ripararsi verso il quadro settecentesco Quilty offre ad Humbert la possibilità di guardare, di guardare il risultato filmico finale.

 

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