LE  TORRI

" GUAITA - CESTA-  MONTALE "

Solo nel X secolo le piccole comunità di origine medioevale cominciarono a circondarsi di fortificazioni e di mura. Si parlò allora e per la prima volta di " Castellum " o di " Castrum " vocabolo che coincide con il rinascere di una coscienza politica e con il proposito di difendersi dalle invasioni barbariche.

Per quanto riguarda il fortilizio sul Monte Titano, ecco nel 951 il Diploma di Berengario " actum in plebe S. Marini in Dei nomine feliciter amen " e nel 1126 la bolla di Onofrio il cui si legge:   " Plebem S. Marini cum castello ". Nell'XI secolo poi quando l'Italia si ridestò alla nuova vita dei Comuni, e i Santi Patroni vennero chiamati nelle città a conciliare le opposte tendenze ed a pacificare gli animi al cospetto degli Altari, i cittadini della città munita posta sulla sommità del primo giogo del Titano elessero il loro protettore nel Santo venuto da Arbe più di sette secoli prima.

 San Marino quindi fu invocato a proposito al nuovo nucleo sociale e civile come Patrono, come Conservatore e Sostegno, ma soprattutto come Autore della Libertà.  Sulla cresta del Monte Titano sorgono le tre Rocche o Torri " Guaita, Cesta, Montale " che nei secoli hanno validamente difeso la libertà e l'indipendenza dei sammarinesi.  Non è possibile stabilire con certezza quando i Sammarinesi iniziarono la costruzione del loro primo fortilizio.

Le sue origini si perdono nella leggenda anche se è legittimo presupporre che essi iniziarono la costruzione della Guaita attorno al X secolo.  D'altra parte già nel 1371 il Cardinale Angelico scriveva " … sopra un altissimo masso su cui si ergono tre rocche fortissime… ".  Ne consegue che se a quel tempo le Rocche erano tre, costruite in successione attraverso i secoli, tenuto conto dei tempi di costruzione, la prima risale verosimilmente al X secolo.

Le tre fortezze del Titano hanno una caratteristica che le differenzia dalle costruzioni militari del tempo: non posseggono la fosca minaccia per cui vanno famose tante altre rocche legate ai nomi dei tiranni più tristemente noti. Esse furono espressioni di libertà poiché in esse i Cittadini ricercarono la difesa: non furono ricche dimore da cui accarezzare sogni folli di conquista, ma solo baluardo per la difesa di una gente povera di beni materiali, gelosa di una sola inestimabile gemma:

la " LIBERTA' ".

 

 

   PRIMA  TORRE  " GUAITA "

 

   

 

La Guaita dunque scoraggiava fin da allora gli assalitori e la fama della sua inespugnabilità era già corsa. Benvenuto da Imola definiva San Marino :  " Mirabile Fortilitium ".

La I° Torre o Guaita è costituita da due cinte e quella interna conserva le caratteristiche dei fortilizi dell'epoca feudale.

Il portone d'accesso era posto ad alcuni metri d'altezza e vi si accedeva con l'ausilio di un ponte levatoio oggi scomparso.

La rocca fu restaurata varie volte 1416, 1479, 1482, 1549,e 1615.  All'interno sono conservati alcuni pezzi d'artiglieria dono dei Rè d'Italia Vittorio Emanuele III, tutt'ora efficienti ed usati, a salve, durante le feste nazionali.

Sino alla fine degli anni 60 la Rocca era adibita al triste uso di carcere;oggi ospita una mostra permanente sulle origini e trasformazioni delle fortificazioni.

 

 

   SECONDA  TORRE  " CESTA "

 

             

 

L'alleanza coi Conti di Montefeltro e la guerra quasi incessante contro il Guelfo Malatesta consigliarono ai Sammarinesi di perfezionare le loro difese munendo di un solido caposaldo anche la sommità del secondo giogo del Monte Titano.

Sorse così la seconda Torre o " Cesta "chiamata anche Fratta, è il secondo fortilizio sammarinese, costruito nella prima metà del 1200, il cui sistema difensivo venne infine completato nella torre di guardia del Montale l'ultima delle vette del tricuspide monte.

La Cesta o Fratta, al pari della Guaita, fu costruita sull'estremo precipizio, sul punto più alto del Monte Titano ed esprime chiaramente il desiderio di resistenza degli antichi sammarinesi, la parte del Monte verso il mare è una rupe la cui orrida bellezza affascina e incanta coi suoi aspri speroni di roccia che si alternano a canaloni boscosi.

L'impossibilità a subire attacchi da quella parte fu il motivo principale a costruire i loro fortilizi sulla cima di questa rupe che contribuì validamente a renderli inespugnabile. "
La Cesta oggi ospita un interessante " Museo delle Armi Antiche " che abbraccia il periodo che và dal Medioevo agli inizi del 1900.

 

 

TERZA  TORRE  " MONTALE "

 

             

 

Si ignora l'anno di costruzione del Montale. Si tratta di una sola Torre, a base pentagonale con porta di accesso a vari metri da terra, restaurata nel 1743.

Probabilmente nelle intenzioni dei sammarinesi doveva trasformarsi col tempo in una fortificazione il cui completamento, mutati i tempi, non fù più ritenuto necessario.

Quasi certamente fu adibita al servizio di vedetta per proteggere il fianco sinistro della Cesta da improvvisi attacchi che potevano venirgli dal vicino castello Malatestiano di Fiorentino.

 

 

 

 

 

Ritorna a:

Storia di San Marino  -  Servizi  -