Tomba IX

 

La tomba è venuta alla luce durante gli scavi del 2002, mentre si procedeva ad un rinettamento dell’area del tumulo della tomba IV. Si tratta di un ipogeo pluricellulare piuttosto articolato, scavato su un lieve pendio calcareo ad un livello superiore rispetto alla tomba IV: proprio lo scavo di quest’ultima, ne ha sicuramente compromesso le strutture, anche se è da supporre che a quell’epoca fosse già in estrema rovina.  

La tomba appare quasi completamente scoperchiata, e presentava un dromos trapezoidale di m 1,90 x 1,10 al massimo, mentre l’altezza residua delle murature è di m 0,70. nella parete di fondo, sollevato di m 0,20, si apriva il portello (largo m 0,58, spessore m 0,46), provvisto di un basso gradino interno (altezza m 0,07, profondità m 0,14), che introduceva nell’anticella. Quest’ultima, di pianta semicircolare (m 1,52 largh. x 1,22 lungh. x 0,65 di altezza residua delle pareti), presenta nel pavimento, al centro, una piccola fossetta circolare di m 0,18 di diametro. Un portello, in asse con quello di ingresso, sollevato da terra di m 0,25 e largo m 0,43, introduceva nella stanza principale, di cui si ignorano forma e dimensioni, anche perché parte di essa è scomparsa a causa dello scavo dell’esedra della Tomba IV. Alla cella principale erano sicuramente collegate almeno altre due cellette, sulla parete di fondo, e forse altre ancora sepolte.  

Lo scavo, in questa tomba, ha finora interessato solamente il dromos e l’anticella; quest’ultimo ambiente, ha restituito tracce di sepolture di tipo secondario, secondo un rituale ben noto nei contesti funerari di Cultura Bonnanaro (Bronzo Antico), che consiste nella deposizione di ossa parzialmente combuste, racchiuse entro un rozzo recinto di pietre, e sormontate da un cranio pressoché integro. Probabilmente la sepoltura avvenne in un momento in cui l’anticella doveva essere già a cielo aperto, e ci testimonia di una fase intermedia di riuso della necropoli, fra la fase neo-eneolitica delle “domus de janas” e quella nuragica (o “protonuragica”) delle tombe di giganti con stele centinata.

                      

(da P. MELIS, La necropoli ipogeica di “Sa Figu” – Ittiri (Sassari), in AA.VV., Studi in onore di Ercole Contu, Università di Sassari, Facoltà di Lettere e Filosofia, EDES/TAS, Sassari 2003, pp. 97-123)

 

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