L’applicazione pratica di una teoria e non solo il
suo studio teorico
sono sempre stati un mio obiettivo fin da quando ho aperto
questo sito. Gli articoli proposti periodicamente sugli
indici azionari BCI-DJIA e sul cambio EURO/USD spero abbiano
raggiunto questo scopo.
Oggi, con le pagine che seguiranno, desidero fare una passo
avanti che può essere sintetizzato in tre punti principali:
il primo è quello di dimostrare che l’utilizzo delle
onde di Elliott in combinazione con l’analisi ciclica
può dare dei risultati molto interessanti (quindi non
solo a livello di analisi come fatto con alcuni degli articoli
presenti su questo sito);
il secondo scopo è quello di evidenziare delle soluzioni
d’investimento di medio termine che possano essere redditizie ma che ci
permettano di “dormire sonni tranquilli”. Non credo
che per gestire bene i propri risparmi sia necessario
andare verso forme d’investimento molto rischiose come
futures, opzioni etc. (almeno per chi non lo fa come
professione);
il terzo punto, che si ricollega al primo, è piuttosto ambizioso e punta a dimostrare che con l’utilizzo delle teorie di Elliott e dell’analisi ciclica è possibile fare meglio di qualsiasi altro indice, valuta o benchmark del mercato. Per cercare di dimostrare questo metterò a confronto i risultati delle scelte fatte con i rendimenti degli indicatori più popolari in circolazione (Djia, Nasdaq, Mib30, Nikkei, Indice dei titoli di stato, valute etc.).
Credo fermamente nella professionalità e competenza dei gestori.
Anche fra di loro c’è sicuramente chi è più bravo e chi
lo è di meno, ma quello che conta è fare il proprio lavoro
con onestà e passione e non ho motivo di pensare il contrario;
Non ho gli strumenti e nemmeno saprei come andare a cercare
le migliori obbligazione del mercato messicano piuttosto
che di quello giapponese. Lo stesso
vale per le migliaia di azioni presenti nei mercati mondiali. E’ il
lavoro dei gestori e delle loro società. Facciamoglielo fare
a loro. Le specializzazioni dei vari fondi ci permettono di
avere a disposizione quasi tutti i settori dell’economia e
delle persone che cercano all’interno di questi
settori le migliori opportunità;
l’home banking ce li rende facilmente acquistabili e vendibili,
per lo meno se fatti con la propria banca e a volte anche a
costo zero (e probabilmente lo sarà sempre di più in futuro);
quello che a mio avviso ci potrebbe permettere di ottenere gli obiettivi citati sopra sono le scelte dei fondi in cui investire i propri risparmi. Non mi riferisco alla scelta di una società piuttosto che di un’altra o di un gestore piuttosto che di un altro, ma alla scelta del settore in cui investirli. Ci sono dei momenti in cui ha senso essere investiti in azioni e altri momenti in cui è preferibile esserne fuori e avere i propri soldi in altri settori e viceversa.
E’ decisamente vero che l’investimento in borsa
oggi come oggi ha reso più di tutti, anche per chi ha comprato
ai massimi del 1987 o del 1960 o del 1929.
Ma non è una bella
sensazione dover aspettare 5 o 10 anni per tornare alla pari,
anche perché in questo lasso di tempo può succedere di tutto.
Tengo a precisare una cosa. Quanto dirò o scriverò sarà
solo il risultato del mio pensiero e in nessun modo una
raccomandazione di acquisto o di vendita. Ripeto che il mio
scopo è di cercare di dimostrare la validità delle teorie di
Elliott e dell’analisi ciclica applicata ai mercati finanziari.
Chiunque utilizzi le informazioni di queste pagine in maniera
diversa da quanto detto sopra o per scopi personali lo farà
assumendosene la piena e totale
responsabilità.
Commenti sulle operazioni in corso
Per me l’investimento del risparmio deve essere facilmente e
sempre liquidabile e soprattutto mobile, portandosi nei settori
che potenzialmente mostrano le migliori aspettative.
Inoltre è altrettanto vero che chi
li avesse venduti vicino a quei massimi per ricomprarli a livelli
inferiori lasciando i propri soldi anche e solo in un conto
corrente avrebbe guadagnato molto di più.
Qui entrano in gioco
le teorie di Elliott, l’analisi ciclica e (spero!) myself.
Nelle scelte
d’investimento che evidenzierò utilizzerò i valori di entrata
dei fondi della mia banca indicando la categoria ma non il nome.
Faccio questo perché non è mio
interesse suggerire l’acquisto o la vendita di nessun fondo
come pure di fare pubblicità a una società o ad un’altra. Il
mio scopo è di cercare di dimostrare la validità delle teorie
di Elliott e dell’analisi ciclica applicata ai mercati finanziari.
Aggiornerò i dati ogni volta che farò dei cambiamenti di
portafoglio ma non sono in grado di dire ogni quanto queste modifiche
saranno necessarie. Se
le cose andranno bene li aggiornerò ogni giorno, se andranno
male una volta ogni sei mesi. Chiaramente sto scherzando!
Dipenderà dai mercati e dalle mie interpretazioni e quindi vuol
dire che potrei aggiornarlo tre o quattro volte alla settimana
come pure una volta in tre mesi.
La posizione dell'ipotetico capitale iniziale
(50.000,00 Euro) viene posta a partire da oggi in un Fondo di Liquidità.
Posizione, ad oggi 21.09.00, certamente preferita (si vedano i commenti
sugli indici azionari di questi giorni).
Classificazione fondi comuni | Quotazioni Indici e Valute | Quotazioni Indici Fideuram |
N.B. Poiché il valore esatto del prezzo di entrata o di uscita da un fondo viene dato in ritardo, mi è impossibile metterlo alla data in cui evidenzio un'operazione. Lo aggiornerò non appena avrò il valore reale (due/tre giorni dopo). Inoltre dove viene indicato uno Stop o un prezzo di uscita (Exit), generalmente riferiti ad un indice che possa essere il benchmark del fondo, vuol dire che al raggiungimento del target il capitale investito va immediatamente spostato nel Fondo di Liquidità. Quest'ultimo rappresenta il punto di partenza e di ritorno di tutti i capitali investiti.
© Tiziano Giusto