,
commentando le aspettative per il futuro, dicevo quanto segue:
.............
dai minimi di ottobre '02 dovrebbe essere partita un'onda
impulsiva rialzista che dovrebbe portare fino
a quota 9.400/9.500
.............
La cosa positiva (se l'analisi si dovesse dimostrare corretta)
è che entrambi i conti prevedono nel breve periodo un
rialzo,
.........
Dalla data del 18 ottobre 2002, quando l'indice Dow segnava quota
8322,40, il rialzo è continuato per circa 6 settimane fino a
toccare l'apice a quota 9043,37. Da allora le quotazioni sono scese
chiudendo venerdì 14 febbraio a quota 7908,80.
Possiamo quindi dire che l'analisi è stata solo parzialmente
soddisfatta dal mercato:
il rialzo c'è stato, ma non ha portato ad un superamento
dell'onda (a) a quota 9077,01 e
soprattutto la struttura del rialzo non è stata impulsiva,
come invece mi aspettavo!
La mia opinione sulla posizione attuale del mercato
può essere sintetizzata nei seguenti punti:
il fatto che il movimento dai minimi di ottobre ai massimi di
dicembre 2002 non sia impulsivo riduce enormemente la possibilità
di nuovi massimi (possibilità da me evidenziata nel primo
paragrafo del punto 2. dell'articolo
precedente);
rimango convito dell'importanza dei minimi di ottobre 2002 per
poter mantenere un atteggiamento positivo nei confronti del
mercato azionario;
ma avendo dei cicli di breve periodo negativi fino a
fine marzo, essendo la struttura del rialzo
correttiva nella sua struttura e quindi meno affidabile
per un ipotesi rialzista e ritenendo estremamente pericolosa
la rottura al ribasso di quota 7.197,49, l'atteggiamento migliore
per adesso (e per quanto mi riguarda) è di "stare a guardare".
© Tiziano Giusto - Le Onde di R. N. Elliott -
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