Lo Studio M&T presenta

Una produzione di Micky Neko

 

Saint Seiya

A saint’s life

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 11.30

Santuario

Il sole illuminava con lucenti raggi la calda ed assolata Atene, mentre la luce invadeva tutte le dodici case del santuario. Sulla scalinata tra il Palazzo dei Gemelli e quello del Cancro Gigante, c’era grande fervore…

-         Accidenti! Qui non è ancora pronto niente e l’aereo di Mickiru sarà qui a momenti! – brontolava intanto Saga.

-         Se vuoi posso andare a prenderla io all’aeroporto mentre tu finisci di sistemare tutto – si offrì Kanon con grande spirito di sacrificio.

-         Ehi Saga! – chiamò Death Mask – ki stai aspettando, una tua fiamma?

-         Non proprio – s’intromise Sea Dragon sghignazzando.

-         Ehi, ma perkè ridi? – domandò il cavaliere del Cancro guardandolo tra il divertito e lo scocciato – dai, dimmi di ke si tratta!

-         Eh! Eh! Scordatelo! Quando verrà lo capirai.

-         Uffa! – sbuffò Saga – ora te lo dico io. Quella ke sta per arrivare è mia figlia.

-         COME???

-         Già, mia nipote. –aggiunse lo “zio” Kanon..

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 12.00

Santuario

Chissà com’è…si chiedeva intanto il cavaliere della 4° casa. Sicuramente una di quelle ragazzine montate e fanatiche ke pensano ke tutto gli sia dovuto e ke tutti stiano ai loro ordini…Ma si sbaglia di grosso se pensa ke anke io stia lì a farle da servo!

-         Ehi tu! – una voce di donna lo costrinse a voltarsi. Dal suo tono quasi di sfida, Death Mask assunse la sua solita aria arrogante. – sai dove posso trovare Saga dei Gemelli?

La sua aria sprezzante però, cambiò non appena vide meglio la ragazza ke aveva di fronte. Abbastanza alta, una corporatura media in cui risaltava il petto ben sviluppato. Il viso però era la parte migliore: un nasino piccolo, alla francese, una bocca abbastanza carnosa, due occhi arancioni da gatta ke lo fissavano con aria interrogativa, mentre i suoi lineamenti delicati e perfetti indicavano lo stesso stato d’animo. I capelli erano di media lunghezza, scalati e di colore rosso. Non era nulla di speciale, aveva visto molte donne + belle di lei, con un fisico migliore, ma questa, come dire, aveva qualcosa ke l’aveva colpito profondamente. E non si trattava solo del suo viso.

-         Bèh, era qui fino ad un momento fa.

-         Bene, puoi dirmi dov’è, o meglio mi ci accompagneresti? – chiese la ragazza addolcendo un po’ l’espressione.

-         Ok… - poi però, un pensiero balenò nella mente di Death Mask – ma tu sei per caso Mickiru Neko Saga?

-         …!! – Micky detestava quel nome! – s-sì. Sono io.

-         Ah, piacere – disse lui con insolita gentilezza – io sono Death Mask del…

-         Cancro. Cavaliere d’Oro della 4° casa. – concluse lei.

-         Caspita, come fai a…

-         Mio padre mi ha sempre fatto una testa così con i suoi discorsi sui Cavalieri di Atena…

Death Mask ridacchiò un po’, poi incontrarono Kanon.

-         Papà? – chiese la ragazza, ma poi lo guardò meglio e si corresse subito – tu non… cioè…lei non è mio padre anke se ci somiglia come una goccia d’acqua, giusto?

-         Io sono suo fratello gemello e tuo zio Kanon dei Gemelli.

-         Questa mi è nuova. – rispose la ragazza senza scomporsi minimamente (e te credo, con un padre così!) – Dov’è mio padre?

-         Eccomi Micky Neko Saga.

-         Papà ti prego! Lo sai ke detesto quello stupido nome! E siccome sono nata e cresciuta in Italia, smettiamola di parlare in greco e tu chiamami con il mio vero nome. In italiano. – precisò la ragazza.

-         Ok Milena. Dimmi, vuoi sistemare le tue cose? – domandò gentilmente suo zio.

-         Sì, grazie.

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 18.30

Santuario

Durante la giornata, tutti i presenti al santuario erano stati impegnati a preparare una cerimonia in onore della figlia di Saga. Terminati quasi interamente i preparativi, alcuni Gold Saints si accorsero della mancanza di qualcuno.

-         Ma ke fine ha fatto Saga? – domandò Milo.

-         Lo sai ke ha sempre un sacco da fare. Figurati ora ke è arrivata sua figlia! Sai quanto la adora. – rassicurò Shaka – vedrai ke tra un po’…

-         E non c’è neanke Death Mask. – fece notare Aiolia – qualcuno di voi ha la minima idea di dove si siano cacciati?

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 18.30

Santuario

-         Ah! Ah! Ah! Ah! – sulla spiaggia echeggiavano le risa di due persone: un uomo adulto e una giovane donna.

-         Ehi Milena! – chiamò Death Mask – ke ne dici? Tuo padre si arrabbierà molto per questo???

-         Dico proprio di sì! – rispose lei ridendo – io verrò segregata a vita in camera mia, mentre tu… ehm, vediamo… ti verrà tolta l’investitura e sarai cacciato dall’ordine dei Saints!

-         Maddai! Non potrà farmi una cosa del genere per così poco!

-         Scherzi??? – lo rimbeccò lei – non solo hai portato la sua unica e preziosissima figlia via con te, ma stai per farmi saltare la cerimonia in mio onore a cui parteciperanno tutti i saints!

-         Ah! Ah! Già, ma ti immagini? Una festa in tuo onore e tu non ci sei!

-         Salve Death Mask, ci diamo alla pazza gioia?

-         Aphrodite. – salutò non altrettanto entusiasticamente il cavaliere della 4 casa.

-         Ciao, dai tuoi bellissimi occhi arguisco tu sia la figlia di Saga – disse rivolgendosi alla ragazza ke, intanto, non lo guardava come facevano solitamente le altre donne con lui.

-         Esatto. Mi chiamo Milena, e lei?

-         Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! – scoppiò a ridere Death Mask.

-         E- ehm! – tossì il cavaliere della 12 casa – sono Aphrodite dei Pesci e per tua informazione sono + giovane di Cancro.

-         Di un solo anno. E chiamami per nome!

-         Io non so neanke quanti anni ha Death Mask. – affermò la ragazza, poi, rivolgendosi a quest’ultimo, disse – quanti anni hai?

-         Io, vediamo dunque… 18!

-         Allora tu ne hai 17! Come me!

-         NO!!!!!!! – scattò Aphrodite, stanco ormai di essere preso in giro – no! Insomma! Io ho 22 anni e questo cretino qui ne ha 23!

-         Caspita D.M.! Sei vecchio!

-         Come osi??!!! – urlò scherzando.

-         Ah, cmq… – disse la ragazza rivolgendosi al cavaliere dei Pesci – non era mia intenzione prenderti in giro. Stavo solo scherzando. Ad ogni modo se ti ho offeso, ti prego di accettare le mie scuse.

-         No, mi dispiace solo di essere stato così brusco. Cmq… vi conviene muovervi se non volete far tardi alla cerimonia.

-         Chi ci sarà? – chiese la ragazza.

-         Tutti: tutti i cavalieri di tutte le caste e in + i Marines.

-         Marines? – ripeté Milena.

-         Sono dei guerrieri molto forti ke seguono il dio Poseidone. Sono comandati da tuo zio Kanon. – le spiegò Death Mask.

-         Kanon tuo zio…??? – domandò incredulo Aphrodite, ma poi si corresse subito da solo – ah, già. Essendo figlia di Saga di conseguenza sei anke la nipote di Kanon. Ok, ora vi lascio.

-         Ciao ciao! – salutò la ragazza.

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 20.00

Santuario

-         Eccomi qui, spero di non aver fatto troppo tardi – disse Saga tutto trafelato – Milena è già in camera a cambiarsi, vero?

-         Come? – disse Kanon – la piccola non è con te? Guarda ke sono già arrivati i miei guerrieri Marine.

-         No, con me non c’è.

-         Ma dov’è allora???

-         Accidenti, tra un po’ vengono tutti gli ospiti e la festeggiata non c’è! – cominciava a disperarsi il giovane padre della ragazza.

-         Se vuoi la vado a cercare. – si offrì Shaka – basta ke mi dici com’è fatta.

-         Ecco, tieni – rispose lui tirando fuori una foto della figlia – grazie a questa potrai riconoscerla facilmente.

 

-         Ehi ehi ehi!!!!! – disse Milo strappando la foto dalle mani del cavaliere della 6 casa – ke schianto.

-         Guarda ke devo cercarla io. – affermò Shaka aprendo per la prima volta gli occhi in una situazione ke non era di guerra – cmq hai ragione a dire ke è carina.

-         Già – intervenne Sorrento di Siren – siamo proprio sicuri ke è la figlia di Saga e la nipote di Kanon?

I due gemelli gli lanciarono un’occhiata furente.

-         Maledizione – esclamò Saga – tra un po’ verrà anke la signorina Saori Kido con Seiya e i suoi compagni!

-         No! – strepitò Kanon – perkè anke Atena???? E ora??

-         So solo una cosa – affermò deciso e arrabbiato + ke mai il padre di Milena – se mia figlia non torna in tempo per le nove in punto…bèh, avrà di ke pentirsene.

-         Mh, non la facevo una tipa così ribelle.

-         Ma Kanon se questa è la prima volta ke la vedi – gli fece notare Siren guadagnandosi l’ennesima occhiataccia da parte del suo superiore.

 

Nuova Luxor, 24 aprile 2002

ORE 13.00

Villa Kido

-         Ehi, signorina Saori! – chiamò Seiya – noi siamo pronti a partire!

-         Aspettate – lo bloccò la giovane – stiamo aspettando Shun. Vuole portarsi una sua amica.

-         Cosa??? – si lamentò il cavaliere di Pegaso – uffa!!! Così Shiryu starà con Shunrei, Shun con June ed io rimarrò da solo!!!!!

Saori gli lanciò un’occhiataccia e Hyoga sospirò:

-         Non preoccuparti, non sei il solo a fare da candelabro!

-         Meno male.

-         Ehi ragazzi!!! – urlò Shun con al braccio la sua compagna, la biondissima ed aggraziatissima June in vestito da sera. Shunrei la guardò in modo strano e le disse.

-         Senti June, perkè ti sei vestita così?

-         È una cerimonia, no? – rispose lei spavalda.

-         Già – rispose debolmente la cinesina. Ma certo, era ovvio! pensò mannaggia a me ke do retta a Shiryu quando parla!

Così c’erano tutti, e finalmente partirono per Atene: Saori Kido, Seiya, Hyoga, Shiryu con Shunrei, Shun con June ed infine Jabu dell’Unicorno.

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 20.50

Santuario

Ormai c’erano proprio tutti e di Milena e Death Mask neanke l’ombra. Saga stava dando in escandescenze nella sua sala privata, mentre Kanon si occupava degli ospiti.

-         Qui si mette male. – disse Aiolia – meglio chiamare qualcuno ke ci dia una mano. Marin! Shaina!

-         Ke cosa c’è? – chiese il cavaliere d’argento dell’Ofiuco .

-         Ke sta succedendo, perkè sta urlando in questo modo? – domandò il cavaliere dell’Aquila.

-         Ci serve il vostro aiuto.

-         Qualke nemico rompiscatole?

-         Uffa! – sbuffò Marin – sempre nei momenti meno opportuni…

-         Aspetta – la bloccò Shaina intuendo ci fosse un trucco sotto – ke cosa dobbiamo fare di preciso?

-         Andate in cucina ad aiutare.

-         COOOMEEEE?????!!! – esclamarono le 2 all’unisono.

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 20.40

Centro della città

-         Accidenti D.M.! – esclamò Milena – se non sono lì per le 9 mio padre mi ucciderà!!!

-         E figurati se ci vede insieme! – aggiunse l’altro – qui rischiamo di brutto tutti e 2!

-         Senti – disse lei col fiato corto a causa della corsa – conosci una scorciatoia per il santuario?

-         Sì, ma passa per una striscia di mare.

-         Mi va bene tutto!

-         Ok, allora seguimi!

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 20.55

Santuario

Purtroppo Saga era ora costretto ad uscire nella sala dove c’era la cerimonia. No, non l’avrebbe passata liscia! Stavolta l’avrebbe strozzata! O almeno, le avrebbe fatto questo se entro 5 minuti non sarebbe arrivata.

-         Ciao papà! – Saga si voltò di scatto, come alcuni tra i presenti.

Quella ke avevano davanti era una ragazza molto carina, ma bagnata fradicia, con un vestito rosa chiaro, anch’esso zuppo d’acqua, ke faceva vedere chiaramente il costume da bagno sotto. Per non parlare poi dei suoi capelli…

-         Ma cosa… ma ke…ke diavolo… – balbettò Saga.

-         Scusami papà.  – disse, tirando fuori allegramente la lingua e ponendo la mano destra sulla fronte mettendosi sull’attenti. Un “attenti” molto poco ufficiale. – vado subito a cambiarmi. È ke ho avuto un piccolo incidente mentre venivo qui e mi sono un po’ bagnata e… e… etcì! Mi vado subito a cambiare!!

Per fortuna c’erano un sacco di persone in sala e si accorsero di tutto solo Hyoga, June, Sorrento, Milo, Shaka, Aiolia e Aprodite ke se la stava ridendo di gusto.

-         Faremo i conti dopo – sibilò Saga a sua figlia quando gli passò di fianco. Poi continuò – DEATH MASK DEL CANCRO.

-         S- sì? – chiese timoroso e fradicio pure lui il cavaliere della 4 casa ke se la stava svignando nella sala accanto dopo esser entrato dalla finestra.

-         Lo stesso vale per te.

-         Ok…

 

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 21.15

Santuario

-         Cavoli… – si lamentò Milena specchiandosi nel bagno – non ho mai visto mio padre così arrabbiato…Cmq, speriamo ora di divertirci!

-         Ciao! – disse una ragazza molto bella con i capelli biondi e molto lunghi – e così tu sei la figlia di Saga, giusto?

-         Sì, mi chiamo Milena. Molto piacere. – rispose sorridendo – e tu?

-         June, cavaliere di bronzo del Camaleonte.

-         Caspita! – esclamò la figlia di Saga – io non sarei mai capace di diventare un Saint!

-         Ehm…posso chiederti un favore? – la interruppe l’altra – laggiù c’è una mia amica ke si sente molto a disagio perkè non ha un abito da sera. Puoi dirle anke tu qualcosa per tirarla un po’ su?

-         Secondo me  non c’è alcun problema – disse guardandola, dopo ke June gliela aveva indicata – le presterei volentieri qualcosa di mio, ma a guardarla non sembra proprio ke abbia la mia taglia.

-         Ma tu saresti davvero disposta a prestare i tuoi vestiti ad una sconosciuta??!! – chiese June sbalordita.

-         Bèh, perkè no? – le rispose Milena sorridendo e facendole l’occhiolino. – farei lo stesso anke per te.

-         Davvero???

-         Sì, certo. Anzi, perkè non vieni con me in camera mia?

-         Ok!

Camera di Milena

Caspita! Questa ragazza non ha un armadio, ma un negozio di vestiti!! Wow! Sono stupendi! Abbiamo gusti molto simili.

-         Davvero posso mettere questo??? – le chiedo incredula.

-         Ma certo – mi risponde lei con un sorriso – e devo dire ke ti sta molto bene. Sarò felice di prestartelo tutte le volte ke vorrai finché resterò qui.

-         Come? – le dico perdendo tutto il mio entusiasmo. – ma ke…???

-         Bèh, io finora ho vissuto con mia madre. Devi sapere ke un saint ke ha la famiglia non può vederla sempre, ci sono dei periodi stabiliti per questo.

-         E tua madre? – la interrompo io – perkè non c’è?

-         Aveva del lavoro da sbrigare, e poi dice ke siccome non vedo mai mio padre il periodo ke avrei passato qui sarei dovuta stare sempre e solo con lui.

-         Ah… cmq… lo sai ke sei una ragazza molto dolce e gentile?

-         Davvero?? – mi chiede entusiasta – davvero lo pensi??

-         Ma sì certo. E anke molto affettuosa ed aperta.

-         Grazie, anke io ti trovo molto simpatica. Ci sto bene con te. Perkè qualke volta non usciamo a fare un giro per Atene? Ci sarà pur un negozio decente per fare shopping, no?

-         Sì, potrei fermarmi qui… - dico io pensandoci un po’ su – dovrei solo…

-         Shhh!!!! – mi zittisce lei all’improvviso. – ho sentito un rumore da fuori.

Ma com’è possibile??? Io non ho sentito nulla!

Frush…

Ora ho sentito anch’io! Possibile ke Milena abbia percepito la presenza di qualcuno e non il rumore ke ha provocato??? Magari essendo la figlia di un saint così grande come Saga, anke lei avrà ereditato la bravura del padre…ma se così fosse…!!!!  Mentre mi chiedo questo, la mia amica si è già armata di vaso antico da gettare addosso al delinquente.

Eccolo ke sta per entrare dalla finestra. Probabilmente si aspettava di trovare al massimo solo Milena e lei non è un saint…Ma qui ci sono anke io e non andrà come il tizio aveva previsto! Ecco, ci siamo!

CRAAASH!!!!!!!!!!! Milena è stata + rapida di me, io stavo per saltargli addosso e rompergli il braccio, quando una voce mi ferma.

-         Ferma Milena!!! Ti prego!!! Sono io, il tuo D.M. – implora Death Mask del Cancro (“Ci ha preso l’abitudine a passare dalle finestre!”n.d.: autrice).

-         Come? – esclamo io – ke ci fa qui questo cavaliere d’oro???

-         D.M. sei pazzo? – infierisce Milena – vuoi farmi morire di paura???!!!

Poi però un’idea mi balenò nella testa e dico con un sorriso malizioso al cavaliere:

-         Ehm, perkè ti sei introdotto così furtivamente in camera di Milena?

-         Aspettavo lei ovviamente.

-         Ma fammi il piacere! – lo zittii io. – è ovvio ke aspettavi lei visto ke questa è la sua camera. Il punto è: perkè? Cosa volevi da lei?

-         Lo vuoi proprio sapere? – mi risponde parecchio spazientito dalle mie insinuazioni e paonazzo in viso per l’imbarazzo in cui l’avevo messo – ero qui per parlarle di una cosa personale, io e lei da soli. Senza nessun altro.

Mi accorsi ke ormai non si distingueva + il viso di Milena dai suoi capelli rossi: evidentemente neanke lei sapeva nulla dell’iniziativa di Death Mask. Poi un pensiero mi balenò nella testa come un fulmine a ciel sereno: SHUN!!!!! Accidenti, l’avevo piantato lì senza dargli spiegazioni!

-         Scusate – dico io interrompendo il loro sensuale scambio di sguardi infuocati – ma ho lasciato giù Shun tutto solo…

-         Fallo venire qui. – mi risponde invece Milena trattenendomi per un braccio – coraggio, lo chiamo io…

-         No. – intervenne Death Mask – se rimaniamo qui ancora un po’ tuo padre ti uccide.

-         Ok, scendiamo.

 

Atene, 24 aprile 2002

ORE 21.45

Santuario

-         Eccoti qui finalmente – disse Saga nell’orecchio della figlia con tono molto arrabbiato, ma con un ghigno per non farsene accorgere dagli ospiti – si può sapere ke fine avevi fatto??

-         Ma niente! – rispose la figlia spazientita – e non ti arrabbiare così, o ti verrà un travaso di bile!

-         I- io ti…!!! – iniziò Saga – mah, lasciamo perdere.

-         Salve! – una voce gentile costrinse Milena a voltarsi: di fronte a sé aveva un ragazzo molto affascinate con capelli lunghi blu-violetto e splendidi occhi azzurri – sono Milo dello Scorpione, molto lieto.

-         Ciao – rispose sorridendo la ragazza – io mi chiamo Milena e sono la figlia di Saga.

-         Ciao – s’intromise d’un tratto Aiolia – carino cmq il tuo costume!

Evidentemente si stava riferendo all’entrata spettacolare della ragazza nella sala precedentemente.

Ke imbecille!!! Pensò Milo un commento + idiota e fuori luogo no, eh?? Ma ke dice?? Ma ci fa o ci è?

-         Ma sei imbecille da 1 a 10. – disse la ragazza sorridendo in perfetto italiano. Solo Shaina ke era lì di passaggio capì, così come Death Mask ke scoppiò a ridere.

-         Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! Ah! – il cavaliere si stava letteralmente piegando in 2 dal ridere – ma era una domanda o un’affermazione???

-         Un affermazione naturalmente!

-         Come? – chiesero Aiolia e Milo – ke state dicendo?

-         Nulla – li rassicurò la ragazza dando una gomitata nello stomaco a Death Mask ke aveva ancora le lacrime agli occhi per le risate – mi riferivo alla festa. Un po’ troppo formale, ma ugualmente divertente.

-         Già – asserì Milo.

-         Milena, mia piccola e adorata nipotina! – esclamò d’un tratto Kanon trascinandosela fino alla parte opposta della sala. – permettimi di presentarti i miei guerrieri Marines. Allora: Kaysa di Lymnades, Krishna di Crisaore, Bajan di Sea Horse, Isaac di Kraken, Io di Scilla e Sorrento di Siren. Inoltre il Signor Poseidone e Tetis.

-         Molto lieta – disse, soffermando il suo sguardo sull’ultimo dei guerrieri Marines presentatole: Sorrento di Siren. Caspita, pensò è proprio molto carino. Accidenti, averlo saputo prima ke c’erano tutti questi bei ragazzi, ci sarei venuta + spesso qui!!! Credo ke mi divertirò molto nel mio breve soggiorno in Grecia.

-         Eccoti finalmente Mickiru Neko!

-         Papà. Piantala con quel ridicolo nome!

-         Ehm, hai ragione. Scusami. Cmq volevo farti conoscere la signorina Saori Kido ed i suoi saint…

-         Atena immagino. – dedusse Milena – e gli altri sono Seiya di Pegasus, Shiryu di Dragon, Shun di Andromeda e Hyoga di Cygnus, giusto?

-         Giusto – rispose il cavaliere biondo.

-         È un piacere fare la tua conoscenza. – iniziò la dea.

-         Il piacere è tutto mio. – rispose educatamente, ma poi, accorgendosi di aver dimenticato qualcuno, si allontanò dicendo – scusatemi, ma ora devo proprio andare. Scusate ancora.

Balcone della sala

-         Ke hai D. M. ?

-         Nulla.

-         Guarda ke ti si legge in faccia ke sei incavolato nero… è per colpa mia?

-         No, no. Tu non centri niente – disse cercando di sorridere.

-         E invece sono proprio io il problema… - annunciò la ragazza sconsolata. – mi dispiace, ma te lo leggo negli occhi.

-         Ecco io… - iniziò il cavaliere, incapace di mentire a quegli occhi così dolci e limpidi – non so se… cioè, io ho 23 anni e tu 17…

-         No, 16. Ne compio 17 fra 4 giorni.

-         È lo stesso!! Accidenti, mi hai fatto prendere un colpo!

-         Come? E perkè?

-         Già 6 anni di differenza sono tanti, figurati 7!

-         Quindi è questo il tuo grave problema??! – esclamò la dolce Micky – sarebbe questa l’angosciosa pena ke affligge il tuo cuore impedendoti di divertirti??!

-         Sì, e anke se per te non è un problema, sappi ke per me lo è. E pure non indifferente.

-         Non è vero ke per me non significa nulla. – affermò la ragazza con triste solennità. Death Mask le si avvicinò istintivamente circondandole le spalle con un braccio; la ragazza lo guardò sorridendogli dolcemente. – lo so ke non sarà facile, ma io penso: perkè partire prevenuti? Perkè non provarci almeno? Se poi va male… bèh pazienza! Ma se non facciamo almeno un tentativo non lo sapremo mai! Non sei d’accordo?

-         Già. – sorrise finalmente lui. – vogliamo tornare dentro?

-         Sì. – asserì lei rabbrividendo lievemente – sta iniziando a fare un po’ freddino.

-         Però mi piace questo clima…

-         Mh mh. Mi ricorda la nostra Italia! – concluse Milena con un sorriso solare, proprio come la sua terra.

KABLAAAAAM!!!! CRASHHH!!!!

-         Ma ke sta succedendo?! – strepitò Saga, ormai esasperato per tutte le peripezie di quella sera.  Ne aveva avute abbastanza!!

-         Ikki??!! – urlò Hyoga. – ma ke diavolo…?!

-         E questo qui ki è? – domandò Milena a Shaka dopo essersi tolta il cumulo di macerie ke le era piombato addosso assieme al nuovo arrivato.

-         È un valoroso guerriero.

-         Aha, grazie della risposta molto esauriente. – commentò sarcasticamente la ragazza. – Allora, ki sei? Perkè ci hai distrutto il salone?

-          Come? – il nuovo arrivato guardò la buffa ragazza ke aveva di fronte: nessuno mai aveva avuto il coraggio di guardarlo negli occhi con un tale sguardo di sfida e soprattutto nessuno aveva mai osato piantarglisi davanti con aria di rimprovero.

-          Ke c’è, sei sordo oltre ke maleducato? Oppure il gatto ti ha mangiato la lingua?

-          Milena, ti prego. – s’intromise Shaka sperando ke non fosse troppo tardi – su, andiamo…

-          Oh, no! – replicò la ragazza – io voglio solo sapere perkè questo qui ci ha distrutto il salone.

-          Mi chiamo Ikki di Phoenix e mi dispiace di aver danneggiato il salone.

-          Danneggiato?? Ma se l’hai ridotto ad un cumulo di cenere!

-          E tu ki saresti? – le disse d’un tratto il cavaliere – ke te ne frega se ho distrutto la reggia di Saga?! È a lui ke devo chiedere scusa, non a te!

-          Io sono sua figlia.

-          Ah. – Ikki era rimasto senza parole.

-          Già. Ah. – lo schernì la ragazza.

-          Io non… non sapevo ke Saga…

-          Avesse una figlia? – lo precedette la ragazza – ebbene non sei l’unico ad essere rimasto sorpreso. Cmq io mi chiamo Milena, molto piacere.

-          È davvero un bel nome. – commentò La Fenice ancora sotto shock dopo quella notizia.

-          Grazie.

-          Milena. – intervenne Death Mask – stai bene?

-          Sì, ci sono abituata e poi ho la testa dura. – poi si rivolse a tutti i presenti ke stavano a guardare prima Ikki, poi lei e poi Death Mask con espressione interrogativa. – non trovate ke questa sia la festa + strana a cui abbiate mai partecipato? Bèh, ora possiamo anke proseguire con il dessert?

-          Giusto! – asserì sorridendo ( : - 0) il cavaliere della 4 casa – io ho fame, e voi?

-          Ma ke diavolo è preso a Death Mask? – domandò Milo.

-          In ke senso? – si meravigliò Hyoga.

-          Ma guardalo! Quando mai è stato così accomodante e simpatico con le persone?!

-          Effettivamente – iniziò Shiryu – non si è mai comportato in questo modo…

-          Bèh, e allora? È innamorato. – concluse semplicemente il cavaliere di Cygnus stringendosi nelle spalle.

-          Innamorato?! – esclamarono all’unisono Milo, Shiryu e Aiolia e Shaka ke erano arrivati da un po’.

-          Certo, guardate un po’ lì. – continuò Hyoga.

Infatti Death Mask si era avvicinato a Milena ed insieme ridevano e scherzavano.

-         Secondo voi… - prese la parola Camus – ke ne penserà Saga?

-          Non sarà assolutamente d’accordo. – scosse la testa Shaka.

 

Atene, 25 aprile 2002

ORE 10.10

Santuario

La festa era proseguita senza + bizzarre interruzioni, insomma aveva cominciato ad avvicinarsi a quella ke si può definire “una festa normale”. Milena aveva appena finito di prepararsi e già si diresse dalla sala del sacerdote verso (indovinate un po’?) la 4 casa dello zodiaco.

-         Buongiorno!

-         Ah, ciao Milo! – sorrise la ragazza.

-         Dove vai?

-         A trovare Death Mask. Mi ha promesso di farmi fare un giro di Atene. Mi accompagneresti anke tu? Mi farebbe molto piacere!

-         Ma certo, vengo con te.

Dalla 7 casa, scesero alla 6 dove non c’era ancora nessuno.

-         Strano. – commentò Milo – a quest’ora Shaka dovrebbe essere sveglio già da un pezzo.

-         Avrà fatto le ore piccole e non ci è abituato. – ipotizzò Milena. – vogliamo proseguire?

-         Ok.

Alla 5 casa, invece, c’era Aiolia ke era appena arrivato per caso all’entrata della sua casa.

-         Dove state andando?

-         A chiamare Death Mask per andare a fare un giro. – spiegò la ragazza. – vuoi venire con noi?

-         Ma se lasciamo le case incustodite… - rifletté un attimo il cavaliere del Leone.

-         Meglio le case incustodite piuttosto ke la figlia di Saga, non sei d’accordo? – intervenne Milo.

-         Bèh, ma…

-         Allora Aiolia? Vuoi forse dire ke è + importante la custodia di una casa della figlia del nostro sacerdote?! – insistette Milo.

-         Ok, andiamo.

-         Già. – asserì Milena - + siamo meglio è!

Alla 4 casa, non c’era solo Death Mask, ma anke Shaka. I 2 stavano parlando della sera prima.

-         Allora, come ti è parsa la festa di ieri? – iniziò il cavaliere della Vergine.

-         Arriva al sodo, Shaka. Lo sai ke non mi piacciono i giri di parole. – lo interruppe l’altro.

-         Ok. Mi sei sembrato così strano ieri. + precisamente da quando hai conosciuto la figlia di Saga.

-         Ke vuoi dire?!

-         Nulla, semplicemente io mi chiedevo…

-         Tra noi non c’è nulla, è solo una ragazzina carina non antipatica, cosa ti fa pensare ke io…

-         Ciao D. M.!!!

-         Ciao Milly!!! – Death Mask si tradì da solo con l’espressione ke cambiò da truce ed austera ad allegra e felice.

-         Ciao Shaka. – lo fissò negli occhi – ma tu hai sempre gli occhi chiusi?

-         Sì. – disse il cavaliere.

-         Bleeeaaaah!!!! – la ragazza gli cacciò la lingua, ma egli non  si scompose. A parte un enorme gocciolone ke gli scese sulla testa. – ma allora sei cieco!

-         No. Lo faccio per aumentare il mio cosmo.

-         Il tuo… ke???

-         È difficile da spiegare.

-         Non sono poi così tanto stupida.

-         No, non volevo dire questo, io… - tentò di giustificarsi Shaka.

-         Non fa niente. – lo bloccò la ragazza – quindi non li apri per scelta.

-         Già.

-         Ora vedremo.

-         Eh? Ke vuoi dir…

La ragazza slacciò i primi 2 bottoni della camicetta (sotto la quale non portava altra maglie) lasciando intravedere al cavaliere il suo décolleté e gran parte del reggiseno.

-         Ehi, prova a tenere gli occhi chiusi anke adesso!! – lo provocò Milena, mentre Milo e Aiolia assunsero un’aria abbastanza infervorata, Death Mask invece era diventato rosso fuoco mentre un fiotto di sangue gli usciva dal naso. – tutto questo casino voi ke non vedete niente? – la ragazza si rivolse agli altri ke stavano dietro di lei. – al massimo D. M. avrebbe potuto vedere qualcosa, ma voi 2 no.

-         E intanto Shaka non ha aperto gli occhi. – commentò Milo. – caspita! Hai proprio una volontà di ferro eh, Shaggy?

-         Non chiamarmi con quello stupido nomignolo!!!! – scattò il cavaliere della 6 casa, arrabbiato come mai lo era stato.

-         Di sicuro è questa l’unica cosa ke lo fa arrabbiare. – aggiunse Death Mask, ancora rosso in viso.

-         Sei ancora tutto rosso. – lo stuzzicò la ragazza notando il rossore sul volto del cavaliere – come fa a sconvolgerti una cosa così stupida? Chissà con quante donne sarai stato…

-         Non è esatto… - disse con un filo di voce – ecco io…

-         Allora, vogliamo andare? – chiamò Aiolia.

-         Ne riparleremo un’altra volta, se ti va ancora. – disse la ragazza. – ora andiamo.

-         O- ok. – balbettò Death Mask ancora rosso in viso. Aveva ancora il cuore ke gli batteva all’impazzata, ma perkè?! Aveva 23 anni, non era un ragazzino. Ed aveva avuto esperienze con altre donne, ma perkè ora era una normalissima ragazzina di appena 17 anni a metterlo così in imbarazzo?!

-         Può darsi ke tu ti stia innamorando, Death Mask.

-         Shaka! – si alterò il cavaliere. – quante volte devo dirti di non leggermi nel pensiero?!

-         Lo so, ma è stato inevitabile. La tua mente era vulnerabile ed era molto facile per me accedervi. – spiegò il cavaliere biondo. L’altro non parlò, così il cavaliere della Vergine continuò. – l’amore rende vulnerabili, ecco perkè sono riuscito ad entrare nella tua mente. – fece un’altra pausa dato ke l’altro non accennava a voler rispondere – Saga lo sa?

-         Avrà intuito di certo qualcosa. – disse finalmente.

-         Speriamo bene. – commentò Shaka.

-         Già.

-         Ehi, Death Mask! – lo chiamò festosamente Milena, ke finora era stata a camminare tra Milo ed Aiolia. E gli corse incontro. – ke hai?

-         Io? No, niente.

-         Dai, non fare quella faccia… - Shaka pensò fosse il caso di levare le tende, ed andò + avanti con gli altri 2 lasciando Milena e Death Mask da soli. – ke ti prende? Sono io il tuo problema, eh?

-         No, no… - il cavaliere non riusciva ad esprimerle le proprie emozioni: avrebbe voluto darle ke invece era proprio da quando l’aveva conosciuta ke aveva iniziato a sorridere e a pentirsi delle sue azioni riprovevoli. Ecco un altro problema: cosa avrebbe pensato di lui se le avesse detto tutti gli innocenti ke aveva sterminato senza alcuna pietà?

-         Ok, non ti va di parlarne. – or anke lei aveva il viso imbronciato. Fantastico! Proprio quello ke gli ci voleva! Era il suo sorriso a farlo stare meglio, ed ora…

-         No, ti prego continua a sorridere. – le disse prendendo coraggio – è il tuo sorriso e i tuoi occhi a farmi stare meglio.

-         Perkè? Cosa ti fa star male? – gli chiese molto dolcemente.

-         Non posso dirtelo. – scosse la testa. – non ora. Ma non perkè non mi fidi di te o perkè non ti ritenga abbastanza matura per comprendere. È ke ho paura di perderti.

-         Se sei sincero e davvero pentito, non mi perderai mai.

-         Grazie. – finalmente Death Mask era riuscito a sorridere. – allora, te lo dirò oggi, dopo le varie spese. Gli altri saranno…

-         Gli altri se ne sono andati. – concluse la ragazza al posto suo. – allora?

-         Facciamo un giro lo stesso, ok?

-         Ok!