Tutto quello (o quasi..), che è necessario sapere sui "Softmodem/Winmodem"..
di Gabriele Zugliani.. per quella Peste di Piero! (Che ringrazia e riutilizza.. ;-D)

Che dire.. tutto comincia nel 1995 [imho: annus horribilis!], quando una simpatica azienda che comincia a dettare legge nel campo dei modem, tale Rockwell, lancia in Usa un nuovo chipset, che permette la creazione ed il lancio commerciale di un nuovo tipo di dispositivo: l'RPI modem, seguita in quest'impresa da altri concorrenti. Questi dispositivi hanno la caratteristica di demandare alla CPU del PC, i compiti della correzione di errore e compressione dei dati, via software, invece di utilizzare l'hardware del modem. Sembrava una grande idea, ma non ebbe purtroppo seguito, perchè il supporto software non fu mai messo in commercio contemporaneamente al prodotto! Praticamente mancavano i drivers stessi per permetterne un uso decente, a parte che per pochissimi modelli e solo per Win 3.1 [furono supportati da Win 95 solo verso la fine dell'anno dell'anno successivo!], indipendentemente dal fatto che scarseggiavano decisamente i pacchetti software che ne consentissero un uso "normale", così come avveniva per gli altri modems, quelli che invece conservavano ancora la struttura hw standard.
Figuratevi se era possibile quindi pensare di utilizzarli su altre piattaforme..
Va bèh.. uno pensa.. hanno sbagliato allora, hanno perso una grande opportunità.. pace!
Ed invece no! ;-)

Recentemente e' comparsa sul mercato una nuova categoria di "modem", emula del suo illustre predecessore ed alla sua stregua, con la caratteristica di essere privi di una o piu' componenti elettroniche; questa mancanza viene compensata ancora una volta, emulandone le funzionalita' via software, direttamente sul pc. La cosa ha subito quindi un'ulteriore radicalizzazione: ora si demanda proprio "tutto" al processore centrale, sfruttandone le risorse computazionali e non solo! Quasi tutti questi dispositivi attualmente sono in forma di schede di espansione interne (tipicamente pci), presumibilmente per la difficolta' che avrebbe la comune seriale rs232 a sopportare l'ulteriore overhead generato dalla simulazione delle features mancanti; con l'arrivo dell'usb pero' e' probabilmente possibile costruire "modem" esterni e comunque privi di quelle componenti.

Fra questi ci sono modems che "perdono" semplicemente il controller (controller-less modems), quelli che non hanno nemmeno il datapump, ed altri che adottano soluzioni intermedie.

Se quindi siete indecisi su quale tipo di modem prendere.. che dirvi.. la scelta è ardua e si divide in scuole di pensiero differenti!
C'è infatti chi mette in luce i pregi che hanno alcuni di questi dispositivi, rispetto ai normali modem interni, cioè il vantaggio di liberare una comm.. infatti per i modelli pci, dovrebbe essere possibile bypassare l'utilizzo degli Irq classici per comm (i celeberrimi 3 e 4!), a vantaggio di Irq più alti (se disponibili), mettendo a disposizione dell'utente tutte le porte esterne di cui è dotato il vs. pc, senza dover condividere le risorse, come avviene naturalmente se si usano più di 2 dispositivi seriali.. se non potete fare a meno di questa cosa, che dirvi.. buona fortuna! Credo che però che per tutti gli altri, sia il caso di esaminare il problema anche sotto altri punti di vista.. vi consiglio di continuare pertanto la lettura di questa breve esposizione! ;-)

D'ora in poi chiamero' genericamente questo tipo di modems solo "softmodem" o "winmodem", non facendo differenze sul tipo di funzionalita' parzialmente o totalmente mancanti, e di marca (anche se, per esempio, il marchio WinModem e' un marchio registrato da USRobotics/3COM).
[Credo che sia utile ai possessori di questo tipo di dispositivo in particolare, o a chi volesse acquistarlo, o in generale per i sostenitori nonchè patiti della martellante pubblicità che questa ditta produce a difesa dei propri prodotti, visitare il seguente url: http://808hi.com/56k/x2-why.htm]

Questi softmodem portano con se, al di la di quanto detto in precedenza, un paio di vantaggi e innumerevoli svantaggi, e quindi il loro acquisto deve essere a mio avviso ponderato molto attentamente.

Tutto bene quindi? Non proprio. L'emulazione delle features mancanti porta in realta' a usare intensamente le risorse di calcolo del pc,  sottraendole quindi a computazioni piu' importanti (pensate al rendering di un file vrml mentre siete connessi, o all'i/o verso il disco quando dovete swappare...); prova ne e' il fatto che molti di questi dispositivi richiedono per il funzionamento l'accopiamento con un pentium veloce (consigliata caldamente la classe III, manco a dirlo..). Ma anche se le risorse di calcolo non vi mancano, e alla mancanza di ottimizzazione ormai ci siete avvezzi, ci sono altri problemi, tutti istanze di una sola lacuna, la scarsa riutilizzabilita'. Supponiamo che vogliate affiancare, o abbiate gia' affiancato, a win9x un'altro sistema operativo. Molte delle ditte costruttrici di softmodems infatti forniscono soltanto drivers e software per una parte soltanto della famiglia di s.o. windows, quindi e' il caso di controllare che ci sia il supporto (ad esempio) per windows nt, o per windows 3.11 se per qualche motivo l'avete dovuto mantenere. Afaik, anche il dos generalmente non e' supportato, quindi se dovete usare qualche particolare software di comunicazione che non puo' girare nella finestra msdos di windows, consideratelo.

Non e' finita: supponiamo che vogliate aggiungere al vostro computer sistemi operativi alternativi come OS/2, Linux, Solaris, Qnx, Beos,  OpenStep, SCO Unix, eccetera.

Il motivo e' semplice: generalmente le aziende costruttrici supportano soltanto una o piu' versioni di windows, e nient'altro; e non forniscono nemmeno le informazioni necessarie perche' qualcun'altro possa rilasciare drivers al loro posto, o se lo fanno, spesso e' in cambio di un "fee" sostanzioso e/o con forti restrizioni sul codice (ed eventualmente sui sorgenti) che verranno poi rilasciati. Quindi, se non siete assolutamente sicuri che vorrete sempre usare solo windows con il vostro modem, dovreste considerare anche questo punto, o rischierete di non potervi connettere a internet con questi sistemi. Tecnicamente putroppo e' poco fruttuosa anche la strategia del reverse-engineering: ogni chipset e' fuori standard rispetto all'altro, e per ogni chipset, i vari softmodem sono potenzialmente molto diversi l'uno dall'altro. Quindi, anche se venisse trovato il modo di sviluppare un "driver" per un modem, non e' affatto detto che succedera' e/o funzionera' anche con gli altri.

(In realta' qualche tipo di supporto potrebbe FORSE, ipoteticamente, arrivare per linux in un futuro per ora ancora troppo remoto, ma questo non cambia realmente la situazione generale).

Inoltre, come per tutte le cose prive di uno standard "open", anche i softmodem inducono a una maggiore dipendenza dall'azienda che l'ha fabbricati: un modem "at" e' facile farlo funzionare, ma cosa succede se voi (supponiamo) dovete upgradare a windows 200x ma l'azienda che fabbricava il modem fallisce o comunque termina la produzione di quei modem o anche solo decide di non supportarli piu' dopo qualche anno? Trovare un driver aggiornato potrebbe diventare arduo.
 

Fra i costruttori di chipsets per softmodems si trovano:
3Com/USR, Motorola, Lucent, PCTel, Conexant (ex Rockwell), Ambient Technology.


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