la mia città

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B O L O G N A

 

1963 - 1964: Negri, Furlanis, Pavinato, Tumburus, Janich, Fogli, Perani, Bulgarelli, Nielsen, Haller, Pascutti (Capra nello spareggio contro l'Inter all'Olimpico vinto per 2- 0 con reti di Fogli e Nielsen). Allenatore: Fulvio "Fuffo" Bernardini.


Lo scudetto del baseball alla Fortitudo Italeri Bologna

Uno scudetto atteso 19 anni
Finalmente Bologna ha un nuovo scudetto nel baseball !
La vittoria della Fortitudo Italeri, 19 anni dopo l’ultimo del 1984, riempie di soddisfazione e il commento di Cesare Sughi in Carlino Bologna del 4 ottobre 2003 (che riproduciamo), rappresenta in pieno lo stato d’animo di chi ama quello sport ed ha visto tutti e 6 gli scudetti della Fortitudo.

4 ottobre 2003

CHE LO SCUDETTO DELLA FORTITUDO

Che lo scudetto della Fortitudo Baseball arrivi a 50 anni esatti dalla sua nascita — omaggio al fondatore Orfeo Spada — e a 19 dall'ultimo tricolore, aiuta molto a capire che cos'è mai questo sport che dicono insopportabilmente difficile e stravagante. Cinquant'anni, o 19, sono molti. Tempi lunghi. Ritmi della memoria, della prova, del superamento. I tempi del baseball, quelli che la Bologna del primo dopoguerra, e dopo, assaporavi lì, tra l'antistadio e le rive del Reno, a Casalecchio, o dalle parti del Pontelungo, trasformato lì sulle maglie di una delle prime squadre d'allora in Longbridge, ed erano sfide con le Calze Verdi dalle sfolgoranti divise. Voglia d'America, dopo il tetro bagno d'autarchia che ci aveva privati del jazz e di Steinbeck? Ma sì. E vuoi mettere quanto faceva figo per un adolescente buttar lì termini States, strike-out o pitcher, come le parole originali di una canzone di Sinatra.
Bologna “la rossa” fu anche, è ormai storia, Bologna delle stelle e delle strisce. Non solo nello sport. Ma quei pomeriggi passati a guardare quei gruppi di fanatici, dirò così, che si dannavano per colpire una pallina con una mazza rudimentale, e quegli altri che con un guantone comprato in Piazzola provavano a bloccarla, e gli altri ancora che la lanciavano con misteriose contorsioni, avevano a che fare con una pratica affascinante, venisse o non d'oltreatlantico: quella di un esercizio sportivo che è un viaggio — arrivare a casa base: l'obiettivo del baseball — che si compie sulla lunga durata (fino a 3 ore e più per un match), che ha come primo comandamento la pazienza e che si riassume in uno dei miti fondanti della condizione umana: da una parte l'uomo solo, che si difende (il lanciatore del baseball), dall'altra la muta degli attaccanti, dei nemici (i battitori, gli uomini con la mazza). Finisce quando le difese cedono, come nella realtà. O come nell'Iliade e nell'Odissea, dove si lotta soli, e insieme in squadra.
E in ciò siamo divenuti capitale.
Il romanzo del baseball — quello ci hanno insegnato a sfogliare Strong, Landuzzi padre, Corradini senior, Lercker, Alfredo Meli, Bianchi, Bebe Messori, Toro Rinaldi, Vic Luciani e Ricky Matteucci, e quanti in questi casi si dimenticano — regala emozioni simili.
Fatico a collocarle, nella piccola Italia che scambia l'efficienza per la fretta e la superficialità, e ha smarrito il realismo della lunga durata. Ma mi piace che appartengano, ai massimi livelli a una città che si è sempre fatta un vanto, nella sua storia, di attività malamente ritenute minori.
Penso agli artigiani, ai maestri del ferro e del legno.
Pazienti e pignoli fino alla perfezione. Proprio come serve, per diventare campioni.
Nel baseball, dico.
Cesare Sughi


Hanno ucciso la Virtus !

Chi mi conosce sa che sono, dall'epoca eroica del "Barone" un tifoso Fortitudo,
Questo non vuol dire che il killeraggio compiuto contro la Virtus mi renda felice: al contrario.
Gli errori di una dirigenza vengono pagati a caro prezzo da quella che era "basket city" e che oggi si ritrova dimezzata, senza le piacevolezze dell'unico vero derby.
Ma, soprattutto, emerge sempre più come la commistione tra sport e il resto delle attività sociali sia una perdita solo ed esclusivamente per lo sport.
Se non c'erano fidejussioni, se Becirovic doveva essere pagato, allora che si applichi, per le società sportive, la responsabilità personale e patrimoniale dei dirigenti, salvaguardando il diritto sportivo.
Come per il calcio è una perdita la Fiorentina in serie C, così è una gravissima perdita la cancellazione della Virtus nel basket.
Responsabilità dei dirigenti, MA salvaguardare il titolo sportivo.
Virtus nel massimo campionato con nuovi dirigenti e con i mezzi a disposizione (pochi o tanti che siano).
Mi auguro che ci sia la possibilità per punire i responsabili del disastro, ma non i tifosi.

5 agosto 2003


Gazzoni nel guinnes dei primati

Il Presidente effettivo del Bologna, Gazzoni, merita di essere inserito nel guinnes dei primati.
Con un colpo di genio è riuscito ad accontentare i tifosi (Signori resterà in rossoblu) e a risparmiare (lo stipendio del giocatore viene decurtato del 40% con premi aggiuntivi in relazione alle reti).
Sicuramente il Bologna, ombra dello squadrone che tremare il mondo faceva terminerà a casse piene.
E’ però da vedere se il 40° anniversario dell’ ULTIMO scudetto, sarà festeggiato, oltre che con le casse piene, anche in serie A.
Le speranze, in proposito, sono tutte rivolte all’allenatore Guidolin che dovrà, ancora una volta, far quadrare i conti della società con i punti in classifica.
30 giugno 2003


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