Operatori di pace

CCCP Fedeli alla linea, band reggiana di "musica melodica emiliana e punk filosovietico" costituita da Giovanni Lindo Ferretti, Massimo Zamboni, Annarella Giudici, Danilo Fatur; Carlo Chiapparini e Ignazio Orlando fino al 1989. A loro si aggiungono in Epica Etica Etnica Pathos (1990) Gianni Maroccolo, Francesco Magnelli, Giorgio Canali e Ringo de Palma.

La storia

L'idea del gruppo nasce a Berlino nel 1981, dall'incontro tra Ferretti e Zamboni in un locale di Kreuzberg.

Ferretti proveniva da un passato in Lotta Continua e da esperienze come operatore psichiatrico. Tornati a casa fondano un primo gruppo chiamato Mitropank, che si scioglie poco dopo. I due, in un secondo viaggio a Berlino (1982), questa volta con le idee più chiare, fondano finalmente i CCCP, formati oltre a loro dal bassista Umberto Negri e da una batteria elettronica. A Roma, incontro degli operatoriOperatori di Pace. Il nome non inneggia al comunismo sovietico, ma in un certo senso celebra la cultura popolare emilana (dal comunismo al liscio) filtrata per mezzo dell'estetica punk.

Il gruppo si fa le ossa suonando in giro per la Germania; a Berlino i CCCP conquistano locali chiamati Kob e Spectrum. In seguito si allargano imbarcando Annarella Giudici e per un periodo una soubrette di nome Silvia e un singolare performer di nome Danilo Fatur. Due anni dopo esce Ortodossia I, il primo EP a 45 giri, prodotto dall'etichetta bolognese Attack Punk Records.

Punk filosovietico?

Già il nome tradisce i riferimenti del gruppo, originari della rossa Emilia si rifanno all'Unione Sovietica ma nella versione filtrata dalla provincia emiliana: CCCP ("ciciccippì") è il modo italiano (sbagliato) di leggere l'alfabeto cirillico.