PROTOCOL #23 - I am sorry

- I ribelli si saranno già messi all’opera.- annunciò Moloch, camminando davanti ai compagni silenziosi.

Il silenzio rotto soltanto dai loro passi era agghiacciante. Nulla per le strade, e l’edificio in cui era rinchiuso Morpheus sempre più vicino.

- Ho preso in considerazione l’idea di dire la verità anche agli Agenti.- annunciò tutt’un tratto la donna.

Belial rimase muto, come se se l’aspettasse.

- Cautela e solo se necessario.- disse di nuovo Lucy, tentando di indovinare cosa stesse pensando l’uomo bruno.

- Le macchine potrebbero intervenire di conseguenza.- annuì l’altro.

- Detesto questa situazione.- rispose lei - Vederli come burattini in mano a Matrix, prendersela con noi e non poter urlargli di scappare, di smettere di combattere per le macchine, di...- lasciò cadere la frase.

- Mi dispiace di averti dato addosso in quel modo, Lucyfer.- mormorò Belial a bassa voce. La bionda si portò una mano sull’orecchio destro, laddove mille piccole spine nere che parevano orecchini lo contornavano.

- Nh.- fu la risposta che gli arrivò.

- Vedendo Moloch in difficoltà ho compreso lo sforzo che tu hai fatto per colpire l’ultima volta Smith e mantenerti così fredda, non tradendo niente.-

Fece una pausa.

- Sarà stata la mia metà natura umana che ha preso il sopravvento!- riprese ridendo mettendo una mano sulla spalla di Lucy, continuando ad avanzare.

 

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