Frisoss russ, frosoni
russi, così li chiamava mio nonno i beccofrusoni in friulano, a
tistimoniare che in passato la specie era una comparsa abitualmente in
inverno in Friuli Venezia Giulia. In alcuni anni, poi, si assisteva a
vere e proprie invasioni di migliaia e migliaia di individui, come
quella negli anni '70 nel Gemonese. Nel '79 un notevole stormo arrivò
invece a Trieste, dove era possibile osservarli in alimentazione sulle
robinie alloctone che rallegravano piazza San Giacomo e che quest'anno
il Comune ha ben pensato di abbatterle.
Da anni non si assisteva più a grandi
invasioni in Italia ed in Friuli-Venezia Giulia in particolare, solo a
sparuti gruppetti segnalati irregolarmente.
Ma all'inizio di marzo 2005
Bruno Dentesani ne segnala 200
a Cividale. Pochi giorni dopo, altri 150 vengono segnalati a Gorizia.
E un unico stormo di un'ottantina era presente da fine dicembre anche in
provincia di Pordenone (segn. P. Taiariol). A Trieste, nonostante le
ricerche, l'unica segnalazione era quella di fine dicembre di E. Benussi
a Basovizza.
Un esemplare sparuto comparve a
marzo nel giardino del direttore dell'Orto Botanico triestino. Quindici
giorni dopo un branco di 15 viene visto da Ilario Zuppani e Maurizio
Rozza, a Cattinara in località Tre Camini (TS).
Il 14 aprile 2005 ne osservo una
decina in viale Miramare. Il giorno dopo torno a cercarli e ne trovo un
gruppo di 11 che stazionano sui platani e bagolari che costeggiano il
viale, dove restano facilmente osservabili fino al 20 aprile.
Un secondo gruppetto di nove l'ho
trovato il 17 aprile all'inizio del lungomare di Barcola. Questi sono
spariti intorno al giorno 21.
Una settimana dopo, Loris Dilena ne
ha segnalati un gruppo costituito da una quarantina di esemplari lungo
la strada Costiera, proprio all'altezza del ristorante "La Costiera", in
alimentazione su un ligustro. Questa è stata l'ultima segnalazione
dell'anno di beccofrusoni in provincia di Trieste. |
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Quest'inverno 2004-2005 sarà ricordato da
birdwatchers ed ornitologi per i beccofrusoni che dopo anni di assenza hanno
invaso l'Europa e sono tornati anche in Italia, in particolare nelle regioni
del Nord. I primi sparuti in
Friuli Venezia Giulia (2 a Torviscosa (UD) (segn. S.Candotto) e 15 a
Basovizza (TS) (segn. E.Benussi), seguiti poi da stormi ben più numerosi al
Pian di Spagna (Lombardia), ma soprattutto in Alto Adige (Collalbo,
Soprabolzano, Auna - segn. M.Azzolini, M.Altieri et al.) con diverse
centinaia di esemplari. Anche il Piemonte e la Valle d'Aosta hanno avuto i
loro beccofrusoni (segn. L.Ruggeri et al.), come il Veneto, in particolare
dalle parti di Recoaro (segn. P.Vacillotto, G.Silveri). In Friuli Venezia
Giulia sembravano però non essersi fermati. e qualche esemplare
compariva di tanto in tanto in provincia di Gorizia.
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