I Maestri

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London, British Library, ms. Add. 27210, c. 4b

 

“Ricordati che sei qui per imparare, e non trascurare alcuna possibilità di crescita.

Serba il ricordo di chi sei, solo questo potrà condurti fino alla cima”.

I Maestri, 10 gennaio 2005.

 

Chi sono i Maestri?

 

I Maestri, o Spiriti Guida, non sono da considerare come entità esterne che in qualche modo e con strani rituali accettano di fare la nostra conoscenza, ma come parti di noi "più elevate", e cioè dotate di maggiore capacità di amare in modo incondizionato, lungimiranza, saggezza e, come capita a tutte le creature dotate di gran cuore e di intelligenza, di uno spiccato senso dello humour.
 

Ho incontrato i miei Maestri alla fine di febbraio 2003. L'occasione mi è stata fornita da un seminario condotto da Igor Sibaldi grazie al quale ho appreso una tecnica molto semplice per entrare in contatto con queste parti così elevate di noi.
 

Dall'esperienza che ho credo che considerarli come creature a sé stanti giovi al contatto. Per accedere a questa realtà è infatti necessario aggirare in modo abile le naturali difese della nostra mente. Essa infatti tende a considerare con diffidenza tutto ciò che non ha ancora accolto dentro di sé e che quindi non può confrontare con la sua esperienza. In questo modo, "dare in pasto" alla mente l'idea che i Maestri siano creature esterne a noi, con una loro personalità, linguaggio, modo di vestire, di gesticolare e di pronunciare le parole, può servire a tenerla tranquilla e a noi a comunicare con chiarezza con loro.

Inoltre giova molto alla creatività e alla fantasia, facoltà troppo spesso atrofizzate negli adulti, riuscire a dipingere un proprio mondo interiore popolato da queste creature.

La seduta dai Maestri che abitualmente conduco dura dai trenta ai sessanta minuti; raramente vado oltre l'ora e mezza. Il contatto viene eseguito a occhi chiusi, in stato di veglia rilassata e scrivendo su un quaderno.

La cosa fondamentale è che dei dialoghi e delle situazioni vissute venga conservata traccia scritta. Infatti si constata che, dopo pochi minuti dall'incontro, al rientro nell'abituale stato di coscienza, non si riesce più a ricordare quasi nulla di quanto è stato detto, esattamente come il ricordo di un sogno appena svegli. E' da considerare valido solo ciò che rimane sulla carta. Le prime volte grande è la sorpresa per la mente rileggere ciò che si è detto, visto e fatto con gli Spiriti.

In quasi tre anni sono ormai centinaia le pagine che ho riempito con le trascrizioni dei dialoghi con i Maestri. Nel corso di questo tempo le coppie di Spiriti sono cambiate due volte. Generalmente questo avvicendamento si verifica come conseguenza di un nostro avanzamento nel percorso evolutivo.

In questa sede riporterò un estratto dei dialoghi con i Maestri che personalmente ritengo più interessanti.